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Dario Argento: Con Dracula 3D andremo oltre Avatar

09/12/2011 | Interviste
Dario Argento: Con Dracula 3D andremo oltre Avatar

In un’intervista a La Repubblica, Dario Argento ha parlato di “Dracula 3D” che uscirà nelle sale italiane nel 2012: “Con il mio “Dracula”, vi sembrerà superato persino “Avatar”. Mi ha attratto lo scambio continuo amore-morte, l'idea di bellezza letale che aleggia nel romanzo. Avere da confrontarsi con i maestri del passato è più che mai eccitante. Lasciata da parte ogni presunzione, mi sento stimolato, misurandomi con il grande cinema, a migliorarmi: tenendomi a distanza da operazioni di moda tipo Twilight”. 

Da sottolineare che in questa riproposizione del Conte Vlad scomparirà la classica figura del pipistrello-vampiro: “Un aspetto che mi ha conquistato del personaggio è la sua natura in perenne trasformazione. Lo scopriremo in sembianze di lupo, di mantide, di altre creature, non però di pipistrello, troppo visto in tutti i film. Le metamorfosi sono tra le chiavi più interessanti da esplorare, finora assai poco trattate nel cinema”. 

Dario Argento si è poi concentrato sul cast, parlando di Thomas Kretschmann (protagonista): “Già interprete della “Sindrome di Stendhal”, è effettivamente lontano dallo stereotipo del personaggio tetro, pauroso, cui ci ha abituati la figura di Christopher Lee. Ho voluto un attore d'aspetto molto europeo, affascinante e, persino, romantico”. 

Nota finale sul 3D: “Ho richiamato Luciano Tovoli, il direttore di fotografia dei miei inizi, anche perchè stavolta c'era da affrontare la difficoltà di un nuovo sistema di ripresa, tutto europeo, che rende obsoleto persino Avatar. Le ultime ricerche hanno reso antico il 3D ottenuto con due macchine parallele da Cameron o da Wenders per “Pina”. Oggi, sempre in digitale, una delle due macchine, è diretta sulla scena, mentre l'altra è a perpendicolo sullo specchio che la riflette. È il sistema usato da Scorsese per il suo nuovo film: garantisce una profondità molto maggiore. Si apre una nuova dimensione dentro lo schermo: niente più “pop out” in platea, su cui giocano i film al computer e i cartoon. Il 3D è una conquista irreversibile del cinema, come è stato il colore rispetto al bianco e nero. Per me è la realizzazione d'un sogno di infanzia. Da ragazzino mi appassionavo ai primi tentativi, ancora rozzi, con gli occhialini a due colori ed ero rimasto folgorato davanti alla versione in 3D di Hitchcock di Delitto Perfetto”. 

 


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